Il parricidio. Nel Sofista, Platone distingue due significati di "non essere": quello assoluto, secondo il quale "non essere" significa "nulla" e quello relativo, secondo il quale "non essere" significa "diverso". Sulla base di questo chiarimento, Platone supera l'equivoco che costringeva Parmenide a negare il molteplice.
Il mondo delle idee: la concezione platonica dell'intero. L'intero, secondo Platone, si articola in due tipi di realtà: il mondo sensibile, il "nostro mondo", il mondo delle cose particolari e divenienti che noi conosciamo attraverso l'esperienza sensibile; e il mondo delle idee, ossia di quelle realtà universali, eterne e immutabili che conosciamo attraverso una conoscenza di tipo concettuale.
Le cause del mondo sensibile. Nel Timeo, Platone spiega l'origine dell'universo sensibile: il Demiurgo, ossia l'artefice, produce il mondo sensibile plasmando la materia informe secondo il modello delle idee e cioè produce il mondo sensibile a immagine e somiglianza delle idee. Il nostro mondo, dunque, non è che una copia del mondo delle idee e le cose particolari e sensibili, che nascono e muoiono, sono eternamente conservate nelle idee immutabili. Platone riprende così il modello già introdotto dai fisici pluralisti e da Democrito, quel modello in base al quale la realtà resta divisa in un essere fondamentale ed eterno (non soggetto al divenire) e in un essere secondario e derivato (l'essere delle cose sensibili divenienti).
MZ
2 commenti:
Salve prof sono D'Agostino mi dispiace di non esserci stata martedì ma sono tuttora indisposta. La verifica di filosofia quando la recupererò? Attendo una sua risposta, grazie.
prof sn alessia volevo dirle ke domani nn ci sarò...ci vediamo venerdì!!arrivederci e buona serata
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